2_i sogni_castaneda - Percorso Sciamanico

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2_i sogni_castaneda

Ogni essere luminoso ha il suo doppio, o corpo di energia, ma solo il guerriero lo sa e impara a sviluppare il suo doppio attraverso il sognare e, più egli è senza macchia, più questo doppio è puro.
Ma se invece un uomo è malvagio, il suo doppio avrà poteri malvagi.
L’uomo di potere non è per ciò stesso un santo, al contrario può essere un demone malvagio e pericoloso, e quanto più avrà potere tanto più potrà accecare e confondere gli altri, producendo energia negativa anche quando sembrerà a qualcuno un santo o un liberatore.
Non c’è differenza tra un angelo e un demone, sono entrambe energie possenti e possono assumere le stesse sembianze e usare lo stesso linguaggio.
La differenza è che un santo è un liberatore, un demone è un imprigionatore.
Il primo aiuta la formazione di creature autonome e indipendenti, il secondo crea sudditi schiavi che non sanno vivere senza dipendere da lui e non sanno pensare e giudicare con la propria testa.
Il doppio ha inizio dal sognare, per questo lo stregone Don Juan insegna a Castaneda “l’arte dei sogni”.
Noi possiamo sognare a occhi aperti o chiusi, c’è un tipo ordinario di sogni e un tipo speciale che sposta la consapevolezza in altri regni della percezione.
I sogni possono essere porte per entrare in mondi paralleli.
Don Juan chiamava i due modi del sognare “sognar” e “Ensognar” , “suegno”
e “Ensuegno” e solo quest’ultimo è il sognare degli stregoni che apre altri mondi, così veritieri che in essi si può vivere e morire…
La maggior parte dei sogni sono immaginari e fantastici, frutto del nostro sistema neurologico, puramente digestivi delle emozioni della vita, ma ci sono dei sogni speciali che sono veri e propri stati di consapevolezza intensa, in cui si genera energia.
Imparare a gestire i sogni vuol dire imparare a muoversi attivamente nell’energia, agendo attraverso il nostro doppio.
Il primo comando fu: “Sogna le tue mani”.
L’allievo deve imparare a non subire il sogno ma a gestirlo. Anche la vita è sogno, se impari a diventare attivo nei tuoi sogni, saprai dirigere anche l’energia della tua vita.
C’erano vere procedure per imparare a sognare. Sognare al modo degli stregoni comportava uno sforzo immane perché “significava mettersi in contatto con la forza indescrivibile che pervade ogni cosa, l’‘intento”. Si poteva aprire questo contatto con qualsiasi disciplina rigorosa. Nel mondo della magia rituali e procedure sono importantissimi e devono essere compiuti in modo impeccabile ma allo stesso tempo di per sé sono inutili e sono solo strumenti per focalizzare l’energia. Nessuna procedura produce movimento di energia se l’energia di per sé non si muove.
Gli stregoni, guardando il corpo luminoso della persona addormentata, videro che, quando essa sognava, il punto di unione si spostava entro la sfera luminosa. Dapprima tentarono di produrre questo spostamento con piante psicotrope, ma ottennero spostamenti irregolari e senza controllo, allora coltivarono l’attenzione del sogno.
I sogni straordinari non sono veri e propri sogni ma viaggi nell’altrove prodotti da uno spostamento del punto della consapevolezza nel corpo energetico.
Lo sciamano riesce a fare questi sogni, tuttavia essi sono in genere troppo brevi perché il punto di unione torna al suo posto. Si studiò allora il modo per tenere il punto più a lungo nella nuova posizione e questo fu chiamato l’arte dell’agguato. Qualche sciamano decise addirittura di non tornare più dal luogo che si era aperto davanti a lui, così molti sciamani sparirono, altri tornarono dopo lungo tempo.
Nella sfera globale vennero scoperti 600 punti che aprivano varchi in altre realtà. Se il punto di unione si fissava in uno di essi, il praticante entrava in un mondo completamente diverso.
“Il punto di unione, così come è, riceve un flusso di campi di energia dall’intero universo sotto forma di miliardi di filamenti luminosi che convergono su di lui e lo attraversano, fornendo come risultato la percezione di un mondo. Quando il punto si sposta, è attraversato da un altro insieme di filamenti e dà la percezione di un altro mondo”.
“Sviluppare l’attenzione al sogno significa bussare alle porte dell’infinito”.
“Siamo soli davanti all’infinito e la questione se siamo o meno capaci di superare i nostri limiti può trovare risposta solo a livello individuale”.

Don Juan insegnò a Castaneda tre arti:
- la padronanza della consapevolezza, o enigma della mente di fronte al mistero e alle infinite possibilità della conoscenza.
- l’arte dell’agguato, o enigma del cuore, cioè il rendersi conto che cambiando la percezione cambia il mondo percepito.
- la padronanza dell’intento, o enigma dello spirito, che permette all’energia dello sciamano di proiettarsi in altri mondi.


Gli sciamani dell’antico Messico cercavano avidamente una condizione detta Silenzio interiore “stato naturale della percezione in cui i pensieri sono annullati e tutte le facoltà dell’uomo agiscono da un livello di consapevolezza che non richiede l’utilizzazione del normale sistema cognitivo.”
Il silenzio interiore è il contrario del dialogo interiore, in esso “La percezione umana cade in un pozzo oscuro e la consapevolezza diventa acuta…Le decisioni sono immediate e nascono da una speciale conoscenza che è priva della verbalizzazione-pensiero…La percezione diventa intensa e raggiunge livelli indescrivibili.. ciò è la matrice per un gigantesco passo evolutivo, la conoscenza silenziosa, un livello dove la conoscenza è automatica e immediata… il luogo dove ogni cosa è adesso”.

Il silenzio interiore può essere imparato solo con una lunga disciplina un secondo per volta fino ad arrivare a una durata di qualche minuto.
Per chi sia capace di superare i 10 minuti, il silenzio avviene da sé spontaneamente…Allora si ha un’esperienza straordinaria che è detta fermare il mondo…a quel punto si ha la percezione assoluta dell’energia, si oltrepassa il distacco tra la consapevolezza individuale e quella generale.
Gli effetti sono sconvolgenti. “Quando si ferma il mondo, si rafforza il corpo energetico, la configurazione di energia che è sempre stata capace di vedere l’energia che fluisce nell’universo”.
Don Juan dice che la parte destra e sinistra del corpo sono formate da due diversi tipi di energia, opposti e complementari, che rispecchiano la duplice struttura dell’universo, la sinistra è turbolenta e aggressiva e si muove con movimento ondulatorio, proiettando onde di energia: la destra è come la leggera oscillazione avanti-indietro di una vasca d’acqua.
Don Juan considerava noioso il movimento circolare che ripeteva il comune movimento della vita in cui non poteva esserci espansione e innovazione.
“La qualità a spirale c’è e rimarrà, se potessimo ondeggiare invece di muoverci a spirale, entrerebbe in noi un’energia diversa…Questo movimento circolare produce l’estrema noia che pervade gli esseri umani, una impotenza che ogni tanto genera furiose correnti di violenza”.
Don Juan pensava che la respirazione fosse essenziale per separare il corpo destro da quello sinistro. Il corpo sinistro predilige la calma e il silenzio, quello destro le chiacchiere, l’ordine sequenziale, le gerarchie, le disposizioni e le parate.
Nel corpo l’energia si concentra soprattutto in alcuni centri vitali: nella parte destra del corpo; nella zona del fegato e cistifellea, a sinistra; nella zona del pancreas e milza; poi sulla schiena, attorno ai reni, nelle surrenali; nella v del collo, e, nelle donne, attorno a utero e ovaie.
Ogni centro di energia mostra una concentrazione o vortice simile a un imbuto.
Questo vortice può essere vivace oppure appena accennato.

Nel corpo umano ci sono migliaia di vortici. Un essere umano non è che un conglomerato di migliaia di vortici turbinanti.
Sei di loro però, diceva Don Juan, sono enormi.
Quando l’uomo si lascia sopraffare dalla tensione e dalla stanchezza, l’energia si allontana dai centri vitali e si raccoglie ai margini della sfera luminosa, formando una specie di corteccia.

I passi magici
agitano l’energia accumulata rendendola all’organismo, cioè la ridistribuiscono affinché torni a essere utilizzabile. I passi magici interrompono il dialogo interiore “Saturando la memoria cinetica, io creo un sentiero che porta al silenzio interiore”.
Per entrare in altri mondi Don Juan usava la Seconda Attenzione, e insegna a Castaneda alcune tecniche per entrare in dimensioni parallele.
Una di queste è appunto l’arte di sognare.
C’è una modalità particolare del sognare che consente di passare dal sogno ordinario a quello straordinario, un vero spostamento dimensionale con cui si può entrare in mondi paralleli.
Con un lungo e paziente allenamento il sognatore varcherà progressivamente sette porte “Don Juan riteneva che il nostro mondo, da noi ritenuto unico e assoluto, non fosse che un componente di un insieme di mondi consecutivi. La nostra configurazione dell’energia ci permetteva di percepire solo il nostro mondo, ma noi avevamo la capacità di penetrare negli altri, i quali erano reali, unici e assoluti, coinvolgenti quanto il nostro…I mondi nuovi esistevano, erano avvolti gli uni attorno agli altri come gli strati di una cipolla…Il mondo in cui viviamo non è che uno di questi strati”.
Nel condizionamento attuale dell’energia questi mondi ci sono inaccessibili, ma questa configurazione si può modificare. Gli sciamani hanno perfezionate delle pratiche per ricondizionare la struttura energetica e aprire “un varco verso l’infinito”.
“Sognare è percepire più di quel che riteniamo possibile percepire”.
“Solitamente i Sogni vengono analizzati per il loro significato o sono considerati presagi ma non sono mai intesi come un mondo di reali accadimenti… ma qui diventano porte per viaggiare in altre realtà…
Il sognare, allora, non è solo fare sogni e neppure fantasticare o immaginare, può produrre uno spostamento della percezione, un varco che ci apre nuovi regni, quando vi sia una trasformazione nei nostri corpi di energia e una consapevolezza diversa nelle nostre menti…
Sognare è volare in altri regni, vedere energia, preparare il corpo energetico. Gli stregoni acquistano energia col semplice atto di recarsi in altri regni.”

TUTTI GLI ARTICOLI DEL SETTORE SCIMANESIMO TOLTECO,
SONO STATI REDATTI dalla d.ssa  Viviana Vivarelli del web Masada, che ringraziamo per la gentile concessione Mitakuye Oyasin Cristian Sinisi




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