3_i sette varchi_castaneda - Percorso Sciamanico

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3_i sette varchi_castaneda

“Nel Sognare ci sono sette varchi- gli disse lo sciamano- e tu devi aprirli uno alla volta.”

“Il primo varco è diventare coscienti di quando cominciamo a entrare nel sonno profondo.”
Guardarsi le mani è solo un espediente per far caso che si comincia a sognare.
“La mente comprende, il corpo energetico intende… Intendere è desiderare senza desiderare, fare senza fare… Il primo varco sarà la consapevolezza non della mente ma del corpo energetico…Usa la determinazione silenziosa senza alcun pensiero per convincerti di aver raggiunto il tuo corpo energetico e di essere un Sognatore…Fa’ questo con immaginazione, disciplina e fermezza.”
“Ognuno ha un alone, l’alone è fioco in chi ha perso conoscenza o sta per morire e manca del tutto nei cadaveri… Il punto di unione e il suo splendore sono indice di vita e di consapevolezza… Il Nagual o stregone è immediatamente percepito dagli altri stregoni come un doppio globo luminoso… Il Nagual è tale solo perché può riflettere meglio di altri l’astratto, lo spirito”.
“Quando il punto d’unione si sposta in una nuova posizione là passano altri filamenti luminosi e si forma un’altra percezione globale, cioè un altro mondo…Se lo spostamento avviene all’interno dell’uovo si percepisce un mondo umano, se abbiamo un movimento fuori dell’uovo si percepisce un mondo oltre l’umano…A volte questo spostamento può avvenire in modo casuale e non controllato, a seguito di correnti di energia che vengono dall’interno o dall’esterno, nell’uomo comune queste correnti di energia sono avvertite come un improvviso disagio, un senso confuso di tristezza seguito da improvvisa euforia”.
“I sogni sono botole a doppio senso verso altri mondi. La nostra consapevolezza attraverso questa botola va in altri regni e questi altri regni inviano esploratori nei nostri sogni…Questi esploratori sono cariche di energia, esplosioni che entrano nei nostri sogni, energia sconosciuta che arriva a noi e a volte prende delle forme… Gli sciamani riconoscono queste correnti, le isolano dal sogno e le seguono fino alla loro fonte”.

“Il secondo esercizio fu di focalizzare l’attenzione solo su un oggetto del sogno lanciando occhiate rapidissime sugli altri affinché non si dissolvessero ma tornando poi sempre all’oggetto punto di partenza.”
“Noi raggiungiamo il primo varco del Sognare quando diventiamo consapevoli che siamo entrati nel sogno oppure quando facciamo un sogno troppo reale… Allora raggiungiamo anche il nostro corpo energetico, che è una controfigura del corpo fisico, una configurazione fantasma fatta da energia pura che non ha massa e può fare azioni che vanno oltre le possibilità del corpo fisico, come volare o spostarsi in tempo reale in un altro punto dello spazio…
Sognare è l’arte di temprare il corpo energetico e di renderlo agile e coerente con l’esercizio graduale. Questo corpo ha una percezione indipendente…tratta con l’energia in termini di energia…vede l’energia come una luce o come una corrente vibratoria o la sente come una scossa o come un dolore”.
“Tutti noi abbiamo un tot di energia fissa che non possiamo aumentare…ma possiamo semplificare la nostra vita con scelte comportamentali, così da non disperdere energia in cose inutili e focalizzarla tutta dove ci serve, eliminando tutto il superfluo della vita. Poiché non c’è modo di attingere energia esterna, possiamo distribuire meglio quella che abbiamo.
Intanto occorre perdere la presunzione, che è il difetto principale dell’uomo.
La maggior parte della nostra energia se ne va nella preoccupazione infinita di essere ammirati, amati e riconosciuti….
Se si persevera abbastanza a lungo le barriere della mente cedono e sboccia l’Attenzione del Sogno”.
“Le streghe non hanno bisogno di supporti. Esse hanno una inclinazione naturale a spostarsi in altri mondi. “

Il secondo Varco del sognare era quello di passare da un sogno a un altro sogno.
Castaneda non sapeva da dove incominciare. Dopo un anno stava contemplando in sogno una finestra e una forza simile a un vento lo tirò fuori dalla finestra presso una fattoria, poi si spostò sulle Sierras e prese a sorvolarle a velocità rapidissima. Come perse il controllo, rientrò nell’oscurità.
Uno dei modi per fare l’esercizio è sognare di sognare oppure sognare che ci si sveglia da un sogno, oppure fissare un elemento finché esso ci attira in un sogno diverso. Durante queste pratiche, Castaneda aveva eccessi di paura o disagio o vero terrore.
Castaneda sentiva nei suoi sogni una voce esterna che gli diceva cosa doveva fare (come avveniva nei miei ‘sogni neri’ che spiegavano la realtà delle cose) e Don Juan ipotizzò che fossero entità energetiche che venivano a lui da altri mondi.

TUTTI GLI ARTICOLI DEL SETTORE SCIMANESIMO TOLTECO,
SONO STATI REDATTI dalla d.ssa  Viviana Vivarelli del web Masada, che ringraziamo per la gentile concessione Mitakuye Oyasin Cristian Sinisi




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